Contini Angela - 2016 - Tutta la pioggia del cielo by Contini Angela

Contini Angela - 2016 - Tutta la pioggia del cielo by Contini Angela

autore:Contini Angela [Contini Angela]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Contemporary
ISBN: 9788854193710
Google: rdNPDAAAQBAJ
Amazon: 8854193712
editore: Newton Compton
pubblicato: 2016-06-29T22:00:00+00:00


19. Victoria

Di solito, il Natale passa quasi inosservato. Sembra un giorno come un altro nella tradizione della famiglia Stevenson. Questa volta, però, c’è stato un discreto pranzo in compagnia dei miei, con mia madre che si è affannata tutto il giorno preparando manicaretti, lei che, in tutta la vita, il massimo che si è concessa è stato quello di aprirmi le scatolette di tonno prima di correre in ospedale.

Ora è in pensione e può dedicarsi alla cucina, ha detto. E a sua figlia, ha aggiunto. Meglio tardi che mai, anche se, a questo punto, le scatolette di tonno riesco ad aprirmele da sola.

Non ho mai amato troppo il Natale. O le festività in genere. Forse perché a casa mia non si è mai celebrato davvero niente.

Non sono una di quelle che cominciano a festeggiarlo due mesi prima né a cui si illuminano gli occhi davanti alle luci che addobbano la città. Non penso ai regali. Detesto la confusione che crea. Sono un po’ come il Grinch. In questi giorni così festaioli, desidererei solo una coperta calda sulle gambe e l’ultimo libro di King da leggere.

L’ultima pietanza che mia madre porta in tavola, preceduta da un tacchino ripieno con contorno di purè e asparagi, è un ciambellone ricoperto di cioccolato fondente, quello che mi piace di più.

«Mamma, non fai il ciambellone da quando andavo alle elementari», le dico, sorpresa. Mia madre ha un’espressione soddisfatta. È sempre stata fiera dei suoi successi, sia che si trattasse del proprio lavoro, dove ha sempre dato il massimo, sia che si trattasse della vita privata, dove però, non è mai stata un granché.

«Tuo padre ne va ghiotto», dichiara, mentre guarda l’uomo che, distrattamente, consulta un libro di storia. Anche a tavola, sì. Lo ha sempre fatto che io ricordi. Mia madre non se ne è mai lamentata. Come lui non si è mai lamentato del fatto che lei trascorresse più tempo al lavoro che in casa, con noi.

Sarà per questo che ho iniziato a scrivere. Per sfuggire alla loro indifferenza. Per ritagliarmi un mondo in cui le mie parole contavano qualcosa, o per creare un’esistenza ideale, dove esiste il dramma e la pena, necessari, però, a condurmi lì dove ho sempre voluto giungere: al lieto fine. Come nelle favole. Perché nella vita non è affatto scontato e, se lo trovi, puoi dire di aver raggiunto davvero il successo.

Mia madre serve una generosa porzione di ciambellone a mio padre. Lui le sorride, ripone il libro di storia sulla libreria e torna a sedersi. Con una forchettina, taglia un pezzetto di dolce e se lo porta alla bocca, gustandolo a lungo. Non parla prima di aver ingoiato.

Mio padre è sempre stato un uomo che della buona educazione ha fatto una ragione di vita. Se ne dimentica giusto quando legge a tavola. È un gentiluomo, taciturno, onesto, che non esce di casa senza la sua giacca di tweed perfettamente stirata. Un padre che, la maggior parte delle volte, da ragazzina, mi ha fatto venire voglia di urlare per la frustrazione, quando decideva che anch’io dovevo essere perfetta, come lui.



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